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MafiaMaps, un’app per controllare la mafia in Italia

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2 Apr 2015   di Andrea Contratto
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Ideata dal gruppo di giovani già promotore di Wikimafia, l’app si prospetta come una delle novità più interessanti del panorama antimafioso: notizie e sapere enciclopedico su una mappa virtuale dei territori. La campagna di crowdfunding è cominciata

«Loro si occupano di noi tutti i giorni. È ora di ricambiare l’attenzione». Questa l’idea di base che ha spinto alcuni ragazzi, capitanati da Pierpaolo Farina già Ceo di Wikimafia, a legare la prima enciclopedia online sulle mafie a una nuova app finalizzata a visualizzare quel patrimonio informativo, e non solo, su una carta geografica. In sostanza, si tratta di mappare in tempo reale la mafia in Italia.

Partiamo dal principio. L’idea di un’appicazione per smartphone e tablet, MafiaMaps, nasce da un progetto più ampio denominato Wikimafia, la prima enciclopedia sulle mafie rigorosamente online. Riprendendo quanto si può leggere sul loro sito web, fu Pierpaolo Farina con la collaborazione di Francesco Moiraghi a concepire un sistema wiki per permettere a chiunque di informarsi sul fenomeno mafioso con dati e fonti certe, così da poter condivere il sapere e rendere più consapevoli i cittadini. L’incubatore da cui prese vita il progetto fu sin dall’inizio un gruppo di ex allievi della Summer School in Organized Crime di Nando Dalla Chiesa.

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Dopo mesi di lavoro, il 21 Marzo del 2013 le pagine wiki su Falcone e Borsellino erano già consultabili e l’enciclopedia prendeva piede sopratutto nel mondo antimafioso. Esistono già diverse enciclopedie che analizzano e catalogano la mafia in Italia, ad esempio il dizionario enciclopedico delle Edizioni Gruppo Abele, ma mancava un portale online che potesse aiutare le ricerche in materia ed essere costantemente aggiornato, come Wikipedia. La domanda che potrebbe sorgere è: ma quali sono le fonti? Da questo punto di vista il lavoro dei ragazzi è stato esemplare: anche grazie all’aiuto di Nando Dalla Chiesa sono riusciti a collaborare con diversi studiosi della materia, oltre a poter contare su un ampio utilizzo delle tesi di laurea dell’Università di Milano. Un approccio scientifico, come sottolinea sempre il suo ideatore, che però guarda oltre puntando al web come nuova piattaforma di condivisione di saperi.

Il progetto dei giovani sviluppatori però pare non volersi fermare a un semplice enciclopedia, ecco allora che il 21 marzo del 2015 è partita la campagna di crowdfunding per raccogliere i 100 mila euro necessari allo sviluppo di MafiaMaps. La scelta di quel giorno, proprio come per Wikimafia, non è casuale. Vicini al mondo di Libera, i giovani promotori vogliono sottolineare come inaugurare nuovi progetti in questa data sia una segnale di impegno nella lotta alle mafie, proprio nel giorno che ad esso – e alla memoria delle vittime innocenti – è dedicato. In questo caso la raccolta fondi è stata inaugurata durante la V edizione de “La Meglio Gioventù”, l’evento annuale organizzato da Nando dalla Chiesa per presentare alla città di Milano le migliori tesi in Sociologia della Criminalità Organizzata.

L’app, da quanto si apprende dalle anteprime, sarà una vera mappa interattiva all’interno della quale si potrà costruire un profilo e adeguarlo ai propri interessi. Vuoi sapere se ci sono stati atti intimidatori vicino alla tua zona da parte delle mafie? Ecco, MafiaMaps potrà essere d’aiuto. Oltre alle notizie, saranno inseriti collegamenti al bagaglio storico-enciclopedico raccolto fino ad oggi da Wikimafia. Sarà possibile navigare su diversi livelli di approfondimento, decidendo quali eventi visualizzare e quali lasciare in background, come mostrano le immagini della campagna. Ad ogni approfondimento, inoltre, ci sarà un link che rimanderà alla pagina dedicata su Wikimafia e per le inchieste giudiziare sarà possibile di scaricare o consultare online le carte.

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L’applicazione avrà schede specifiche per i vari fatti storici e segnalazioni degli eventi criminosi quasi in tempo reale grazie alla collaborazione dei singoli cittadini e delle associazioni. Le associazioni potranno diventare mapper, cioè segnalatori di notizie che poi una volta filtrate dal team appariranno direttamente online. Per aumentare la portata, MafiaMaps avrà anche dei media partner e sopratutto singoli giornalisti che aiuteranno a raccogliere le informazioni sul campo e mappare, nel modo più capillare possibile, la mafia in Italia

Ovviamente a coloro che collaboreranno MafiaMaps segnalerà attività ed eventi organizzati nei territori, ponendosi così come raccoglitore di esperienze anche positive. Perchè fare antimafia vuol dire raccontare il malaffare, ma anche far emergere le positività che la lotte alle mafie fa nascere in tutto il Paese. Una sfida nella sfida quella di questi ragazzi che dal profondo nord, in cui le mafie spadroneggiano ma i cittadini fingono di non vedere, cercano di portare il sapere di una nicchia alla cittadinanza intera.

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